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Da oltre mezzo secolo, il paesaggio di Calceranica al Lago, nel Trentino orientale, è contrassegnato dalla presenza di un piccolo ma significativo edificio dalle forme inconsuete: si tratta di un'architettura disegnata e realizzata da Giovanni Leo Salvotti De Bindis all'inizio degli anni Cinquanta e battezzata dagli abitanti della zona, proprio per le sue forme originali, "Casa Galina". Ancor oggi l'edificio, ridotto oramai in macerie, non ha perso la propria forza simbolica: con la sua presenza discreta, infatti, la Casa Galina rappresenta una tessera fondamentale per provare a scrivere la storia della rovina in architettura. Perché questa piccola forma, ormai senza più forma, incarna, con ogni probabilità, l'essenza dell'ultima rovina classica.